Cattivi
Da mauriziotorchio.
Uno dei libri più belli sulla condizione carceraria o, per estensione, sulla condizione umana.
Trasforma l'esattezza della descrizione in un'emozione capace di deflagrare nell'intelligenza e nel cuore del lettore.
Un luogo metafisico, uno scrittore incredibilmente bravo.
Merita senz'altro la definizione di iper-romanzo (allegorico, politico, impressionantemente realistico).
Scheda dell'editore
Cattivi è un romanzo di parole e sentimenti compressi, storpiati dalle cattività che li restringono. Ma anche una storia di sopravvivenza in condizioni estreme. Dando fiato a una voce che finisce per diventare l’essenza stessa della reclusione, Maurizio Torchio è riuscito nel miracolo di descrivere, senza mai giudicare, i fili invisibili che legano carnefici e vittime. Il cibo, il sesso, i rumori, l’attaccamento appassionato agli oggetti, servono a parlare di ogni spazio chiuso. A raccontare ogni attesa vana, ogni dolore ripetuto che nella ripetizione trova un balsamo.
Riconoscimenti
- Premio Lo Straniero 2015 (XXIII edizione)
- Premio Giuseppe Dessì 2015 (XXX edizione)
- Premio Vincenzo Padula 2015 (VI edizione)
- Premio Nazionale Letterario Pisa 2015 (LIX edizione)
- Premio Letterario Città di Moncalieri 2015 (XXXVI edizione)
Estero
Cattivi è stato tradotto in inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Selezione rassegna stampa
- Cattività maestra di stile. Gabriele Pedullà. Domenica Il Sole 24 ORE.
- Carceri formato matriosca. Luigi Manconi. Domenica Il Sole 24 ORE.
- Maurizio Torchio. Chi sono i cattivi?. Giacomo Raccis. doppiozero.
- I “cattivi” di Maurizio Torchio. Sara Honegger. Lo Straniero.
- Torchio in prigione, con esattezza materica e sensoriale. Cecilia Bello Minciacchi. Alias - il manifesto.
- Nel mondo chiamato carcere. Goffredo Fofi. Internazionale.
- Appunti di lettura. Demetrio Paolin. vibrisse.
(continua: Rassegna stampa completa)
Incipit
Ti dicono: Orecchie. Tu pieghi le orecchie e ti giri, prima a destra, poi a sinistra.
Narici. Inclini la testa all’indietro, per facilitare l’ispezione.
Bocca. Apri la bocca. Le porte del corpo si schiudono a comando. Apri la bocca ma non ti alimentano. Non aggiungono: controllano che tu non abbia.
Solleva la lingua. Obbedisci.
Tira fuori la lingua. Obbedisci.
Gengive. Scosti le labbra, usando le mani. Le tue dita a disposizione delle guardie.